Come nascono le buone idee? È questa la domanda al centro dell’indagine effettuata da WeTransfer, un servizio per inviare via internet file di grandi dimensioni. La società si è rivolta ai suoi utenti principali – artisti, designer, musicisti, fotografi e performer – nel tentativo di individuare una ‘formula’ della creatività. Oltre 10.000 professionisti provenienti da 143 paesi (tra cui l’Italia) hanno partecipato, rispondendo ad alcune domande sul loro processo creativo.
La maggior parte dei creativi ha rivelato che la loro migliore fonte di ispirazione è la vita quotidiana.
Mi sono chiesto, quindi, dove nasce l’ispirazione? Sono arrivato ad una conclusione: nasce dalla nostra curiosità per la vita che ci circonda. Le idee arrivano quando ci affacciamo su situazioni nuove, quando usciamo dalla nostra comfort zone, quando ci facciamo delle domande su ciò che vediamo, stiamo attenti ai dettagli e alle persone. Dovremmo cambiare strada. dormire dall’altra parte del letto, assumere nuove prospettive, scendere alla fermata prima o a quella dopo, andare a vedere quel film che mai avremmo guardato, spiare, indagare, farci domande e inventarci risposte.
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Proprio in un momento di pausa caffè seduto al tavolino in fondo a destra del mio bar preferito, mentre sbirciavo Instagram, sentendo (ma non ascoltando) il caos attorno, sono imbattuto nella pagina Instagram di Nina (@nina.barnini).
Nina ha affermato che non ha un background educativo come artista ma creare collage la fa sentire tale, crea collage perché la rende felice.
Attraverso i suoi collage – poesia visiva come li definisce lei – parla di sensibilità, della vita, dei segreti e delle paure che ognuno si porta dentro, delle emozioni e dell’amore: che ognuno ci trovi il proprio significato, a volte impossibile da esprimere a parole ma che si fa sentire.
È così anche per me: a volte faccio fatica ad esprimere a parole ciò che provo. La fotografia è stata, soprattutto quest’anno – ma lo è sempre stata, una medicina: la fotografia, e l’arte in generale, ci connette con le nostre emozioni, consce e inconsce – per l’appunto.
Nasce così un progetto che oggi è fissato in alto nel mio cuore: questo progetto rappresenta, oggi, i miei pensieri. A volte sconnessi, è vero, che ho fatto fatica a razionalizzare, che ho fatto fatica a trascrivere ma di cui, sempre oggi, ho, finalmente, piena consapevolezza.
Essere consapevoli significa percepire e, come sempre, saperlo condividere.